Intervista: Valentino Disadattack Zine/xCenerex, Tsubo
Eccovi
 il risultato della mia chiaccherata telematica col buon Vale, che da un
 po' di tempo a questa parte sforna la ottima Disadattack Fanzine e 
semina il terrore sonoro nei xCenerex e negli Tsubo 
Partiamo
 con la domanda d’apertura più scontata. Quella delle presentazioni. Chi
 è Valentino, come se la passa e cos’è Disadattackzine?  
Sono
 un  trentunenne dalla caotica esistenza a Roma,canto con gli Tsubo , 
xCenerex e Laszlo Toth.Da febbraio 2015 faccio una fanzine  diy cartacea
 disprofessionale chiamata Disadattack.Finora sono usciti due numeri,uno
 di 88 pagine ed uno di 116,tutte in bianco e nero ,scritte a mano e 
realizzate con collage.I contenuti sono vari,interviste a 
gruppi,recensioni,reportage da scene e tour,articoli sulla 
scena,lotta,antispecismo ecc il tutto affrontato con un atteggiamento 
informale e spontaneo,da un momento all'altro si puo passare dalla 
demenzialità alla rabbia determinata.fanzine,radice della parola 
“fan”,questo è il mio regalo alla scena hardcore che tutto mi ha 
dato;indubbiamente nella realizzazione c'è anche tanto piacere nel fare 
collage e misurarmi ogni giorno con una pagina vuota,ma di base c'è una 
voglia come di sdebitarmi nei confronti della nostra comunità locale e 
globale e di dare il mio contributo alla costruzione di una scena 
positiva che non viva di sterili manierismi musicali,ma che sia 
permeabile bidirezionalmente alla resistenza al sistema.
Una
 cosa che mi ha particolarmente colpito di Disadattack(oltre al nome 
eloquente ;-) ) è il taglio ostinatamente vecchia scuola che hai deciso 
di dargli, con i collage e tutti i testi fatti a mano. C’è un motivo 
particolare(a parte quelli più o meno listati negli articoli all’inizio)
 per il quale hai scelto questo metodo e di fare uscire il primo numero 
in due parti? Ti sei ispirato ad altre fanze in particolare? Se si 
quali?
 Adoro
 le grafiche grezze, e non mi sento ne un artista ne un filosofo.ho un 
passato da writer e nutro una grande passione per ogni genere di 
graffito,comprese le scritte deliranti col pennarello nei muri piu 
inutili!se a questo aggiungi l'amore per l'estetica punk capisci qual'è 
il mio approccio alla fanzine.Devo dire che la realizzo senza troppo 
pensare al metodo,gli stessi collage li faccio con ritagli che mi 
capitano a tiro!ahah fonti di ispirazioni ne ho tante,tutte le fanze 
italiane anni 80 come Tvor,Trippashake,Rumore,Up your ass che sono il 
mio vero monito,poi quelle straniere come Touch and Go,Innocence 
regained,distance ma anche zine di writing come 
Bloodwars,Bomber,Graphotism e chi piu ne ha piu ne metta! 
Uno
 dei punti cardine di Disadattack sono i suoi contenuti legati alla 
filosofia di vita straight edge, al veganismo e all’antispecismo. Quando
 e come ti sei avvicinato per la prima volta a queste tematiche nella 
tua vita? C’è un episodio in particolare che è stato determinante 
nell’attuare la scelta di non mangiare carne e derivati di origine 
animale, di non bere alcolici ecc…?  
Ho
 toccato Veganesimo e sXe in momenti diversi nella mia vita.Il primo 
incontro con lo sXe è stato tutt'altro che positivo,era il 2000 e ebbi 
modo di conoscere personalmente alcuni straightedge romani e non che 
suonavano in gruppi di punta dell'epoca ,(parlo di hc-metalcore)e ne 
ebbi una pessima impressione,fanatici e modaioli,come spugne per il 
peggio che l'hc potrebbe trasmettere!con lo sciamare di quella scena mi 
sono avvicinato progressivamente ad un altro modo di intendere 
l'edge,innanzitutto approfondendo la mia conoscenza,partendo dai fottuti
 Minor Threat passando per le diverse ondate di band successive e 
altrettanto formidabili come YOT ,Infest,Larm e tantissimi altri,eggendo
 i loro testi o libri sull'argomento mi sono via via sentito sempre piu 
vicino a questa corrente fino a decidere di farla mia,stando molto 
attento ad autoetichettarmi ed assumere comportamenti stereotipati.Ci ho
 visto qualcosa di straordinario ed ho sentito che era il caso di 
elevarlo e portarlo nuovamente nella scena ,nonostante i nostri pessimi 
predecessori criptofascisti.Il veganesimo l'ho abbracciato leggendo 
libri antispecisti.Ho trovato l'antispecismo come un nuovo campo di 
applicazione del pensiero libertario ,una specie di dimensione parallela
 che parallela non è ,per me non c'è anarchismo senza antispecismo.Per 
farla breve non mi sono svegliato una mattina dicendo oggi divento 
veganedge,mi ci sono ritrovato e uso queste etichette con le pinze e 
per  semplificare con chi non lo sa,fino a che punto arriva il mio 
boicottaggio del sistema e la sua merda.Il rischio è assumere 
atteggiamenti dettati dall'etichetta stessa ,rientrare in elite ecc 
Penso che il mio percorso sia speculare e contrario a quello del 
cantante degli Strife (non è un delirio di grandezza ahah),lui si è 
allontanato dallo sXe perche ha da ridire su come sono gli edge in 
genere,io mi si cono avvicinato perche mi importa un cazzo di come sono 
gli altri sXe,,l'ho fatto con la sensazione di colmare un vuoto e quindi
 con la possibilità di fare tutto a modo mio al 100%..momenti chiave per
 me sono stati il leggere testi di gruppi sXe come minor threat uniform 
choice infest earth crisis e leggere libri come Biologia come Ideologia 
di Lewontin e Margini dei diritti animali di Filippi e naturalmente 
Sober Living for the revolution di Gabriel Kuhn.
Il
 veganismo sembra godere negli ultimi tempi di particolare popolarità 
massmediatica e di maggiore diffusione/accetazione su scala 
globale(almeno questa è la mia impressione). A cosa pensi sia dovuta 
questa popolarità e qual è la tua opinione a riguardo? Al di là del 
discorso sulla superficializzazione(per me praticamente sinonimo di 
massificazione) e sul degradare la scelta di vita vegan a hobby 
salutista pensi che questo “momento moda” abbia anche dei lati positivi 
sul fronte della sensibilizzazione a determinati temi? 
Si
 mangia meno carne , ma se le nostre azioni o in questo caso 
un'astensione dal consumo,sono svuotate di significato ,compierle forse 
ha un altro senso.Che il veganismo sia piu popolare e si mangi meno 
carne lo vedo positivo ,ma resta una conquista da consumatori,non ci 
vedo niente di buono nei nuovi cittadini modello “vegan”,una volta ho 
sentito in tv la frase”cambiare il mondo con il portafogli”,non ho nulla
 in comune con chi è capace di partorire cagate del genere.La massa è 
videocomandata con sempre maggior efficienza.Non credo sia un caso che 
il veganismo banalizzato, svuotato dei suoi contenuti piu importanti e 
critici verso il sistema,sia di moda nel momento in cui il capitalismo 
sta attraversando un secondo rinnovamento ,dopo quello dell'esplosione 
del settore terziario negli anni 80,quello del capitalismo “green” 
,dell'avvento del capitale umano e della digitalizzazione della 
moneta.Il sistema pare sia avvantaggiato e sempre un passo avanti grazie
 all'automatica rincorsa globale del profitto ed alla sua capacità di 
nullificare ogni tendenza critica attraverso la superficializzazione e 
mercificazione.Ecco quindi la creazione di un nuovo mercato bio,di nuovo
 i soggetti sono forzati ad identificarsi con i prodotti,il sedizioso 
convertito a consumatore. Il marketing sfrutta due grosse tendenze: 
quella della vendita di merce medicalizzata,cui nessuno puo dire di no 
(principio della pubblicità ingannevole)e quella piu generale di un 
cittadino perfetto che vuole ripulirsi la coscienza ben sapendo che il 
suo stile di vita è tossico per i suoi simili ed il pianeta,un 
atteggiamento in linea con il rinnovamento del sistema e la sua nuova 
propaganda.
Riguardo
 al discorso sulle droghe(legali e non). Quanto reputi pericoloso il 
dilagante e subdolo morbo del gioco d’azzardo compulsivo e quanto pensi 
incida sulla società in cui viviamo? Nota: Faccio questa domanda perché 
qua a Genova è un fenomeno assai diffuso, soprattutto nelle periferie, e
 trovo sia un argomento di cui si discute relativamente poco nei nostri 
ambienti. 
Domanda
 molto interessante,mi piace il tuo accostamento tra gioco d'azzardo e 
droghe,penso che abbiano molto in comune le due attività.In entrambi i 
casi gli individui  sviluppano una dipendenza da uno stato  rischioso,le
 droghe certo agiscono nei modi piu disparatai e solo alcune sfruttano 
“effetti adrenalinici”che credo siano in ballo endogenamente quando 
qualcuno rischia scommettendo o giocando.Il fattore comune che noto è la
 fuga dalla realtà ricercando o sottintendendo la sensazione di essere 
onnipotenti,ed il il buttarsi via.Il vizio del gioco d'azzardo ha anche 
un altra caratteristica importante che è il credere  ad una filosofia 
del caso,in cui è  inutile sforzarsi per ottenere qualcosa ed è piu 
fruttuoso credere alle probabilità o meglio al miracolo magico,si prega 
il caso ,si crede alla superstizione anziche prendere in mano la propria
 vita.La scelta sXe la concepisco in una chiave di rinforzamento 
personale atttraverso l'abbattimento dell'apatia,della sfiducia negli 
altri e in noi stessi  e la ricerca di maggiore consapevolezza 
indipendenza e responsabilità.Non bere non drogarsi e non pensare solo 
al sesso non le prendo come regolette da catechismo,ma le inquadro in 
una disciplina individuale rivoluzionaria.Un piccolo inciso:per me non 
c'è distinzione tra vita dei concerti(passami il termine) e vita 
quotidiana,se c'è un motivo per cui dico “sono sXe è perche mi sento 
parte dell'hardcore e ascolto gruppi straight!!!sarà un'ovvietà,ma nn mi
 piace quando il termine viene usato da gente che non ha niente a che 
fare con l'hc.
Da
 qualche tempo vivi in una casa occupata a Roma. Come siete organizzati a
 livello di movimento per quanto riguarda comunità di squatter, 
sportelli antisfratto ecc… . Quanto sta risentendo la tua città della 
continua ondata di sgomberi in tutta la penisola negli ultimi anni? 
Nota: Faccio questa domanda riferendomi in primis ad occupazioni a scopo
 prevalentemente abitativo, dato che mediaticamente hanno di rado lo 
stesso risalto rispetto agli sgomberi di posti di aggregazione più 
massicci. 
A
 Roma c'è un crescente movimento di resistenza a sfratti e sgomberi,ma è
 ancora molta la strada da fare e non poche le insidie,come il chiedere 
aiuto alle istituzioni e ai media,cosa che non approvo minimamente ma 
che si ripropone spesso in quest'ambito.La zona della città piu attiva 
in questo senso è sicuramente Roma Est,dove vivo.Qui si cerca di creare 
un quartiere resistente.Il problema di una città immensa come Roma è 
superare l'isolamento dei quartieri limitrofi,che sembrano piccole città
 a parte autosufficienti.Siamo convinti che la lotta paga e che la 
solidarietà oltre ad arricchirci umanamente ha un valore strategico 
immenso!memorabile il corteo della rete antisfratto Roma Est tra i 
quartieri di Centocelle ed Alessandrino,dove in strada eravamo a 
migliaia!risultati come questo  e gli stessi rapporti che si tessono tra
 sfrattandi e compagni sono un chiaro segno che siamo sulla strada 
giusta per difenderci e creare una socialità opposta ai dettami del 
dominio.
Soprattutto
 nel giro degli ultimi anni gli ambienti dell’estrema destra un po’ 
ovunque paiono essere particolarmente interessati a scimmiottare 
determinate sottoculture a chiaro stampo antiautoritario, tra cui anche 
quella del punkhardcore. Fermo restando che il goffo revisionismo 
d’immagine rientra un po’ da sempre nel loro repertorio di pratiche, e 
che quindi una mossa del genere sarebbe stata prima o poi  inevitabile, 
quanto pensi abbia l’influito il qualunquismo, l’appiattimento 
contenutistico e (last but not least) un atteggiamento eccessivamente 
settaro/elitario da parte degli hardcore/straight edge kids, a 
facilitargli questo tipo di lavoro, specie in una città come Roma, 
incline(almeno nello stereotipo) a certo machismo? 
Premettendo
 di non essere un ultra esperto di scena romana posso dirti che nella 
capitale il settarismo,sia esso crust ,sxe e nyhc gli facilita il lavoro
 si,ma solo a livello teorico,si tratta di cerchie dove in un modo o 
nell'altro si  avvalorano i punti caratterizzanti il gruppo 
antropologico autoritario,come un branco con i suoi leader.Ben pochi 
passano al fascismo propriamente detto,sono soltanto autoritari(leggi 
teste di cazzo).Nella città di Roma non credo proprio che ci siano stati
 membri di gruppi hc e/o sXe passati al lato del nemico e diventare 
apertamente fascisti,ma soltanto settari modaioli e confusi che hanno 
preso posizioni autoritarie,convinti di detenere la verità assoluta,come
 gli antiabortisti o animalisti.Ora,non per banalizzare,ma a Roma in 
ogni ambito si trovano quelli che chiamiamo “coatti”,presuntuosi e 
arroganti che esclusivizzano il loro giro,sia esso crust metal o gniffe 
gnaffe eheh  Il tuo discorso lo trovo adeguato a descrivere una 
situazione generale,quella del passaggio da elitarismo a 
criptofascismo.Per quanto riguarda l'accostamento sXe fascismo,mi pare 
che soltanto dei confusi in Russia e all'Est abbiano creato dei gruppi 
sXe fascisti nelle citta o negli stadi.In tutto il resto del mondo lo 
sXe si è distinto con scene politicizzate libertarie,come in Sud America
 ed in Europa .Confrontandomi con amici edge dalla russia comunque,pare 
che siano pochi e molto deboli,quasi non degni di nota,come gli stessi 
leoni da tastiera fascioedge sul fb italiano.Ultimamente ho notato che i
 fascisti italiani parlano di combattere le droghe,si tratta di ridicoli
 slogan di facciata ,per carità alcuni saranno anche dei sobri 
irreprensibili,ma movimenti fascisti e mondo della droga sono da sempre 
dialoganti e compenetranti,un esempio interessante viene dall'operazione
 Bluemoon dei servizi segreti occidentali(Cia ovviamente prima della 
lista),volta all'introduzione di eroina nei movimenti rivoluzionari del 
68 italiano,in cui i governi si avvalsero di quelli che chiamerei come 
“soliti”,vale a dire persone provenienti da quel territorio grigio tra 
polizia,esercito,malavita ed estrema destra;ma come questo chissa quanti
 altri esempi possiamo fare di sinergia tra criminalità narcotrafficante
 e fascisti.
Un
 po’ di tempo Fa siete andati in giro per l’Europa con Nofu, Stanley 
ipkiss e xCenerex. Impressioni sul tour? Posti, guppi visti? Aneddoti 
curiosi? Ci sono altre avventure/scampagnate in programma per i prossimi
 tempi? 
Negli
 ultimi mesi ci siamo dati una calmata con Nofu e xCenerex.Il tour del 
maggio 2015 è stato memorabile,ci siamo divertiti tantissimo ed è stata 
un'esperienza straordinaria,difficile da descrivere.Ci siamo confrontati
 con molte e diverse realtà!ricordo a Singen il posto occupato dove il 
Macca ha lasciato delle dediche col pennarello proprio per te Gippy,poi 
siamo andati giu di spray su quei muri e sarebbe bello andare a rivedere
 quel posto ed i suoi abitanti,con i quali ci siamo trattenuti ridendo 
suonando e cantando.tanti momenti memorabili,come la taz illegale a Brno
 in cui abbiamo suonato sotto un ponte e qualche bastardo mi ha rubato 
il sacco a pelo ahhah  oppure il concerto delirante a Stettino in 
Polonia,una cosa indescrivibile,tutta la serata è stata una specie di 
jam,lì cominciammo a suonare xCenerex e Stanley_Ipkiss 
contemporaneamente con due batterie,suonando uno alla volta!!fu 
incredibile e lo ripetemmo in altre occasioni come al Molino.Non vedo 
l'ora di ripartire!!
Siamo arrivati in fondo! Saluti, ringraziamenti e quant’altro a: 
Un
 ringraziamento a te Gippy che hai voluto dedicarmi questo spazio e che 
mi hai fatto bellissime domande!!saluto tutti quelli che hanno letto 
fino a questo punto,un ringraziamento particolare a Betty per i suoi 
fondamentali contributi nell'impaginazione di D.A.Z ,nel disegnare le 
copertine del 7” dei xCenerex e realizzare proiezioni per i live degli 
Tsubo.Ringrazio tutti gli sXe di Roma,ci vediamo sul TgR con la nostra 
gang dei tatuati in faccia e le nostre vittime!oi))))))))

 
Nessun commento:
Posta un commento